Al via il progetto Flaminia Nextone – Distretto Culturale Evoluto per la Via Flaminia
Sabato 26 luglio 2014, alle ore 9,30, presso la sala ipogea della Mediateca Montanari di Fano si sono riuniti i partner del progetto di Distretto Culturale Evoluto per la Via Flaminia, al fine di avviare le fasi operative del progetto stesso, dopo l’approvazione da parte della Regione Marche.
Flaminia Nextone coinvolge infatti un’ampia partnership che per la compagine pubblica vede impegnato in primo luogo il Comune di Fano, in qualità di Ente capofila, insieme agli altri 9 Comuni posti lungo l’asse della Flaminia (Acqualagna, Cagli, Cantinon, Saltara, Montefelcino, Serrungarina, Cartoceto e Fermignano, oltre a Fano, Ente Capofila) oltre alla Provincia di Pesaro e Urbino, alla Comunità Montana del Catria e del Nerone, alla Riserva Statale Naturale della Gola del Furlo, alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, al Centro Studi Vitruviani e ad una serie di Aziende private, eccellenze marchigiane nel settore della ricerca e dell’applicazione delle tecnologie informatiche.
“Questo progetto – ha ribadito Il Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Fano Stefano Marchegiani – riveste un’importanza strategica per lo sviluppo dell’intero sistema territoriale connesso con la via Flaminia e che proprio nell’antica via romana riconosce un suo forte elemento identitario, sin dall’antichità. L’obiettivo è quello di attivare sinergie che consentano una efficace valorizzazione del patrimonio culturale e una contestuale dinamica di sviluppo economico e sociale”.
Nel corso dell’incontro tutti i soggetti coinvolti hanno confermato il proprio impegno e la volontà di mettere in campo nuove sinergie, nella consapevolezza che gli investimenti nell’ambito dei beni culturali costituiscono un valore aggiunto, in grado di rendere competitivo l’intero territorio.
Un aspetto determinante del progetto, come ha sottolineato il Prof. Paolo Clini, dell’Università Politecnica delle Marche, è senza dubbio l’utilizzo delle grandi potenzialità offerte da tecnologie all’avanguardia, in grado di garantire la condivisione di dati e conoscenze legate alla tutela, alla conservazione, alla fruizione e messa a sistema del patrimonio culturale. La via Flaminia potrà così trasformarsi in un’infrastruttura tecnologicamente avanzata, elemento di connessione non solo in termini di arte e cultura, ma anche di economia, socialità, ambiente.
In questo contesto è previsto inoltre l’avvio della riorganizzazione degli spazi e dei percorsi espositivi del Museo Civico di Fano, individuato come luogo pilota per la sperimentazione di tecnologie in grado di istituire nuovi servizi con funzioni di monitoraggio, documentazione e gestione del patrimonio, fruizione didattica avanzata.
Dopo la sottoscrizione dell’Accordo di partenariato con la Regione Marche, agli inizi di settembre, il progetto sarà presentato nel dettaglio ai cittadini e alla stampa.