Carloni Sinistra Unita, SI al Referendum, la democrazia non è mai dannosa

Diciamo SI al referendum del 17 Aprile e invitiamo tante più persone è
possibile ad andare a votare. Tecnicamente la domanda referendaria
chiede se si è d’accordo ad abolire una parte di legge che permette le
trivellazioni e le concessioni di ricerca “Per la durata di vita utile
del giacimento”. In realtà questo referendum assume un significato molto
più alto e simbolico. Votando SI (cioè decidendo di abrogare la parte di
decreto legislativo 152 del 2006 in esame) si esprime la ferma volontà
di cambiare la politica energetica del nostro paese.

Il referendum costerà alla stato italiano circa 400 milioni di euro,
perchè la maggioranza parlamentare non ha avuto la volontà politica di
cambiare una legge che impedisce l’accorpamento della consultazione
referendaria con altre elezioni, il cosiddetto Election day. Un grave
errore da non perseverare disertando le urne.

Come in tutti i referendum abrogativi, è essenziale raggiungere il
quorum del 50% +1 degli aventi diritto al voto. Speriamo veramente che
ci sia la più ampia convergenza possibile di tutte le forze politiche,
sociali e anche di quella parte di economia pulita che è contro la
rovina ambientale. Sinistra Unita Fano sta facendo e farà la sua parte
per informare le persone dell’importanza di questo referendum.

Sinistra Unita Fano, insieme ad altri partiti, associazioni e liberi
cittadini ha aderito al coordinamento regionale “Vota SI per fermare le
trivelle”. Riteniamo che sia arrivato il momento di ripensare
drasticamente alla politica energetica italiana e questo referendum può
e deve essere il primo passo in questo senso. Un’energia basata quasi
esclusivamente sugli idrocarburi fossili non è più sostenibile. Per
cambiare, il 17 aprile al referendum bisogna votare SI

 

 

fFilippoCarloniSinistraUnitaFano

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