Contributo sicurezza FDI/AN

Non è raro vedere personaggi che sembrano usciti dai centri di accoglienza, ben vestiti, ben organizzati e spesso muniti di cellulari con auricolari impegnati in lunghe conversazioni. Ma se non lavorano dove trovano i soldi? Da dove vengono? Chi sono e perché sono a Fano? Nonostante il vagabondare non è dato sapere

Molti di questi personaggi sono in città, ad esempio al Campo Boario, e vendono cose di ogni genere, il  tutto esentasse e alla faccia di quei commercianti che oltre alla fatica che fanno per campare devono anche confrontarsi con gli orpelli dello Stato. Ma a Fano tutto è permesso .

E’ iniziata la stagione estiva  e le nostre spiagge iniziano ad essere frequentate da irregolari pronti a vendere prodotti contraffatti tra gli ombrelloni: zaini e borse piene di tutto e non controllate. Eppure considerando i recenti e gravi episodi di terrorismo eseguiti anche da cani sciolti e lupi solitari chi ci dice che il pericolo non sia alle porte?  Chi li controlla ? Sicuramente questo è un aspetto che non può essere trascurato.

Non sembra che  questa Amministrazione si stia preoccupando di organizzare un tavolo di concertazione con Capitaneria di Porto, Carabinieri, Polizia e Finanza per intraprendere un percorso di controllo e sicurezza della città Fano e delle sue spiagge.

Forse Seri e la sua Giunta non sanno  che garantire la sicurezza per i cittadini  ed i turisti non è un optional ma un dovere . Se non lo sanno fare prendessero almeno esempio dai loro compagni pesaresi.

stefanopollegioni2017

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