DAVIDE DELVECCHIO: QUELLA DEL SINDACO NON CI SEMBRA UN’AZIONE POLITICA CORRETTA.
La proclamazione degli eletti, auguri e frasi di rito doverosi per il neo-sindaco, ma molte note negative sulle deleghe e sulle due prime settimane di amministrazione di Sinistra.
Non era difficile notare i musi lunghi ieri sera di molti papabili Assessori in pectore non inseriti in Giunta, rimasti fuori dalla spartizione partitica. Due settimane per sanare i problemi interni di spartizione non sembrano bastati alla fine sono rimasti fuori i Giovani per seri, penalizzati dalla non presenza in Giunta, nonostante i fiumi di parole spese dal neo-sindaco sull’importanza dei Giovani in politica a pagare la litigiosità sono stati proprio loro ” i Giovani “, che evidentemente hanno maggiore senso di responsabilità rispetto ai loro alleati.
Ma questa manovra politica con 2 assessori assegnati alla lista Noi città è servita per accontentare un altro assessore mancato Riccardo Severi, che è entrato in Consiglio Comunale.
Sono state rimescolate deleghe nelle ultime ore, spacchettando i LLPP, con la delega alla protezione civile a Fanesi, e la delega alle politiche Giovanili a DeBenedictis. Non ci sembra una azione politica corretta, il Sindaco può delegare i Consiglieri ma in entrambi i casi ci sembra che sia stati concessi contentini per placare gli animi, con il risultato che due settori importati e con capacità di spesa, saranno emarginati e poco collegiali rispetto alle scelte della Giunta. Su questo tema presenteremo i prossimi giorni una interrogazione per verificare l’operatività delle deleghe e la possibilità di impegno di spesa delle risorse comunali.
Assente la Famiglia, ovvero le politiche per la Famiglia, dalla nuova giunta Seri, liquidate dallo stesso Sindaco, con un generico “ sono all’interno delle politiche Sociali”, ma presenti deleghe che non sono di carattere amministrativo, pace, legalità, memoria. Ricordiamo al Sig. Sindaco che ha sottoscritto un documento con l’associazione Famiglie Numerose con il quale si impegnava a mantenere o istituire un assessorato alle politiche per la Famiglia, primo contratto con i cittadini Fanesi non mantenuto.
Infine patetico ed inedito accordo Grillini, D’anna e Carloni, per spartirsi le cariche di vice presidente del consiglio comunale e consigliere della commissione elettorale, così come immaginiamo accordo si ripeterà nelle nomine per la Commissione Garanzia e Controllo e le altre vicepresidenze delle commissioni consiliari. E’ evidente che tra i tre fautori della perdita di Marotta di Fano c’è un feeling. Su una affermazione siamo d’accordo con Seri, il 30% dei Fanesi sfiduciato dalla Politica non è andato a votare, infatti la Sinistra guida la città con il 24% del voto dei Fanesi, grazie alla divisione del Centro Destra.