Donna muore schiacciata da un albero, due feriti
Allerta alluvione a Senigallia
Una donna di 49 anni, Rita Buccarini, di Urbania, è morta schiacciata da un albero schiantato da fortissime raffiche di vento a Urbino. Il fatto è avvenuto nella zona del collegi universitari. La donna, dipendente dell’Ersu, era appena scesa dall’autobus e stava andando a lavorare a piedi. E’ stata soccorsa, ma è deceduta poco dopo l’arrivo in ospedale. Lascia il marito e due figli. Il governatore Gian Mario Spacca ha espresso il cordoglio della comunità regionale alla famiglia. Sono due al momento le persone che si sono rivolte al pronto soccorso dell’ospedale di Urbino per traumi legati a rami o fronde divelte dal maltempo. Si tratta di un uomo di circa 70 anni che ha riportato un trauma al torace e ad una spalla, trattenuto in osservazione e di un volontario della protezione civile, che non è grave. A Urbino domani le scuole rimarranno chiuse perchè il sindaco ha disposto verifiche di staticità in tutti gli edifici scolastici. Sospese anche le attività didattiche dell’Università.
In serata un aereo cargo è finito fuori pista nell’aeroporto di Ancona a causa delle forti raffiche di di vento. Ha rotto il carrello ma è riuscito a completare la manovra senza altri danni. Nessuno è rimasto ferito. E’ scattato il piano di emergenza con l’intervento dei vigili del fuoco, e lo scalo è stato chiuso al traffico.
Il fiume Ete è uscito dagli argini in alcuni tratti della Val d’Ete, nel Fermano, e la strada provinciale è stata chiusa al traffico nei pressi del crossodromo di Monterosato. Situazione critica anche a Fermo, lungo la strada variante del Ferro, dove una massa di fango rischia di abbattersi sull’asfalto per la scarsa tenuta delle protezioni di cemento. ll sindaco di Sant’Elpidio a mare ha disposto l’evacuazione di tutte le scuole cittadine a titolo di precauzione (riapriranno domani). I bambini della scuola materna e dell’infanzia di Piane di Tenna sono stati portati via da pullman e mezzi delle forze di polizia. Chiuse anche le scuole di Servigliano e Amandola. Evacuata la struttura protetta ‘La Speranza’ a Bivio Cascinara. Nel 2011 tutta questa zona fu colpita da un’alluvione che fece due vittime e centinaia di milioni di danni.
Chiuse al traffico e ai pedoni le strade intorno al Tribunale di Pesaro, nel centro della città, dopo che il vento ha fatto volare via alcune parti in lamiera lavorata della copertura del tetto a forma di cono rovesciato. A causa delle raffiche di vento, che hanno raggiunto anche gli 86 km orari, i vigili del fuoco non sono riusciti a mettere in sicurezza la struttura e hanno dovuto transennare l’intera zona. Il vento ha anche abbattuto alberi, cartelloni e totem pubblicitari. Una trentina le situazioni critiche lungo le strade della provincia di Pesaro Urbino.
E’ invece rientrato il preallerta alluvione a Senigallia. I livelli dei fiumi Misa e Cesano sono sono in diminuzione dopo la piena di stamani. Ci sono stati alcuni allagamenti in via XX settembre e nelle aree prossime alla zona di Stradone Misa, ma che – specifica il Comune – sono dovuti all’entrata in sofferenza del sistema fognario e non all’esondazione dei corsi d’acqua fluviali. Anche Senigallia, il 3 maggio scorso, è stata devastata da un’alluvione. Le scuole a Senigallia sono rimaste chiuse. Annullato il mercato settimanale e chiusi anche diversi negozi, che hanno potuto riaprire dopo le 14. Il Centro operativo comunale aveva invitato gli abitanti delle zone Porto, Portici Ercolani e Molino Mazzarana a spostare le auto in sosta e a salire ai piani alti delle abitazioni. L’allerta ha riguardato in particolare il centro storico e le zone R4, Bettolelle e Vallone.
Nevica dalla scorsa notte nell’entroterra di Ascoli Piceno, con difficoltà di transito in particolare lungo le vie di accesso alla SS 685 che conduce verso Norcia e Perugia. Sta nevicando anche ad Ascoli città, al valico di Colfiorito, tra le province di Macerata e Perugia e al passo della Contessa (Pesaro Urbino). Ci sono sottopassi allagati a Villa Musone e alberi caduti in varie località, come lungo la 685, che è stata chiusa provvisoriamente tra Arquata del Tronto e Triponzo (l’Anas l’ha riaperta da poco), e sulla Sp di Bocca Trabaria a Urbino, dove si circola a senso unico alternato.
Tutto il reticolo idrografico è andato in piena, ma ora la pressione sui corsi d’acqua si sta spostando verso il sud della regione, con esondazioni localizzate a partire dal Potenza. Lo ha reso noto la Protezione civile regionale che ha prolungato di 24 ore, fino alle mezzanotte di domani, un avviso di criticità idrogeologica. Il livello di allerta è salito da moderata a elevata per le zone collinari e costiere delle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno. Le Marche sono battute anche da forti venti, con raffiche fino a 100 km orari.
Nella regione sono caduti in media 50-60 millimetri di pioggia, che arriveranno a 80 con le precipitazioni del pomeriggio, e le onde del mare hanno raggiunto e superato i 3 metri e mezzo di altezza. Il punto della situazione è stato fatto dall’assessore Paola Giorgi, in una riunione del coordinamento regionale della Protezione civile. Sono stati fatti rilasci programmati dagli invasi e vengono costantemente monitorati i corsi d’acqua, soprattutto nelle zone in cui il mare fa più fatica a ricevere per via del vento. In montagna le nevicate si sono sovrapposte a strati precedenti, e hanno creato un carico potenzialmente a rischio valanga.
A Fermo un tratto di circa due chilometri della strada Ete-Caldarette è stato chiuso al traffico in direzione monti per una frana caduta sulla carreggiata. Smottamenti si registrano anche a Fermo città, dove i vigili del fuoco sono dovuti intervenire nella scuola elementare Tirassegno per rimuovere un albero che si è abbattuto sulla cancellata, e per due o tre blocchi di pietra precipitati dal tetto della Chiesa del Carmine, per fortuna senza ferire nessuno. Lamentano devastazioni alle strutture balneari tutti i centri costieri della provincia, dove il mare ha eroso larghi tratti del litorale, come a Porto San Giorgio. Allagata in più punti anche la strada Mezzina.
L’ondata di maltempo si sta spostando verso sud e per domani la Protezione civile nazionale prevede un livello di criticità idrogeologica rossa per le zone settentrionali della regione. Restano aperte le Sale operative provinciali di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.