I COMITATI RIUNITI SI OPPONGONO ALLA REGIONE E CHIEDONO IL BLOCCO DEGLI INIQUI PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE comitato adifesadeidiritti per: adriano.blasius, direttore, info, redazione, redazione, redazione, Redazione VivereFano, redazione, redazione, Adriano Biagioli, almenestrello@tin.it, blasius@libero.it, cami95@libero.it, carlinofano@email.it, direttore ETVMARCHE, IL GIORNALE DEL METAURO, luke.fabbri@virgilio.it, Marco Spadola, redazione TELE 2000, redazione TELE 2000, redazione@fanotv.it, redazione@radioesmeralda.it, sandrofr@alice.it, teleadriatica 7 gold, tg.marche@rai.it, tgrweb@rai.it, tvcentromarche.it, tvrs.it, yodapress@virgilio.it 23/03/2016 12.36 Nascondi dettagli Da: comitato adifesadeidiritti Ordina lista… Per: adriano.blasius@alice.it, direttore@fanoinforma.it, info@edizionivivere.it, redazione@fanotizia.it, redazione@pu24.it, redazione@radiofano.com, Redazione VivereFano , redazione@viveremarche.it, redazione@vivereurbino.it, Adriano Biagioli , “almenestrello@tin.it” , “blasius@libero.it” , “cami95@libero.it” , “carlinofano@email.it” , direttore ETVMARCHE , IL GIORNALE DEL METAURO , “luke.fabbri@virgilio.it” , Marco Spadola , redazione TELE 2000 , redazione TELE 2000 , “redazione@fanotv.it” , “redazione@radioesmeralda.it” , “sandrofr@alice.it” , teleadriatica 7 gold , “tg.marche@rai.it” , “tgrweb@rai.it” , “tvcentromarche.it” , “tvrs.it” , “yodapress@virgilio.it” Si è tenuta Sabato 19 Marzo p.v. a Fossombrone una riunione provinciale con i vari comitati che si sono battuti in difesa della Sanità e del Diritto alla salute. Durante l’incontro, oltre ad emergere la drammatica situazione della Sanità nell’entroterra, è stata riscontrata una unità di intenti nel ribadire con forza che l’attuale disegno che la Regione Marche sta portando avanti con questa cosiddetta “riforma” sanitaria non può stare in piedi, ritenendola inaccettabile su tre dati di fatto inequivocabili: 1 – L’attuale Pianificazione Sanitaria messa in atto è stata fatta senza dati certi sulle patologie e sui bisogni dei territori, tanto è vero che a supporto di tutte le delibere emanate negli ultimi anni tale questione non viene mai menzionata. 2 – La Spesa e i costi della Sanità pubblica sono esplosi negli ultimi 20 anni in maniera vertiginosa, di circa 1 Miliardo di Euro dal 2000 ad oggi, con al contempo una riduzione dei servizi sistematica della sanità pubblica che ha portato ad avere sempre meno presidi ospedalieri, meno pronto soccorso, meno posti letto e neanche l’ombra di un programma sulla prevenzione. 3 – A fronte degli scandali avvenuti nella Sanità negli ultimi due anni nella sola provincia di Pesaro e Urbino, riguardanti sia i Dirigenti che i Medici e il personale amministrativo mostrando di fatto che anche la Sanità sia afflitta dal fenomeno della corruzione, la Regione Marche non ha attutato alcun tipo di politica per affrontare tale fenomeno, che va assolutamente combattuto senza se senza ma. Se la Regione Marche non è in grado di darci delle risposte su questi temi, neanche con l’aiuto dei ben pagati tecnici e dirigenti sanitari che negli anni hanno fatto il bello e il cattivo tempo, riteniamo che non solo non è possibile effettuare alcuna pianificazione sanitaria ma non si è nemmeno in grado di gestire la spesa del servizio sanitario, senza il cui controllo qualunque tentativo di risolvere i problemi della Sanità viene meno. A fronte di tale situazione, che pone seri dubbi sulla credibilità e autorevolezza della Regione Marche stessa e di coloro che hanno gestito la sanità pubblica negli ultimi vent’anni, riteniamo opportuno rispedire al mittente qualunque proposta possa provenire da tali signori, e sulla base di questo chiediamo fin da subito alla Regione Marche e al Presidente Ceriscioli quanto segue: 1 – Una moratoria sull’attuazione delle delibere messe in atto fino ad oggi con il ripristino della organizzazione ante D.G.R. 735/2013 presso le strutture di Pergola, Fossombrone, Cagli e Sassocorvaro, al fine di porre rimedio ad una situazione che ha oltrepassato il limite di tollerabilità; 2 – Apertura di un confronto tra Sindaci, Comitati, Associazioni e Comunità locali con la Regione per redigere un nuovo piano sanitario regionale. Tale piano dovrà avere una visione e una prospettiva temporale adeguata (Ad oggi i piani sanitari della Regione Marche sono di due anni in due anni, pur prevedendo misure, compresa la costruzione di nuovi ospedali, che avranno ripercussioni per i prossimi decenni); 3 – Conseguente ritiro e/o abrogazione di tutti gli atti emanati, a partire dalla D.G.R. 62/2012 fino alla D.G.R. 141/2016, in contrasto con il nuovo piano sanitario da redigere. 4 – Ferma opposizione e contrasto al cosiddetto unico ospedale provinciale. E’ volontà dei Comitati e dei gruppi firmatari trasformare i principi di tale comunicato in un manifesto di rivendicazioni e proposte operative aperto alla sottoscrizione ed all’apporto di tutte le forze disponibili a livello provinciale e regionale, convinti che sui tre dati di fatto inequivocabili suddetti e sulle conseguenti richieste avanzate nessuno possa sentirsi escluso. Intendiamo infine, proporre le suddette questioni e richieste a tutti i Sindaci della provincia, così da dare il via ad una nuova fase di mobilitazione unitaria di comitati, cittadini e istituzioni contro chi a nostro avviso non ha ne credibilità ne autorevolezza, ma soprattutto dati alla mano non è in grado di effettuare una pianificazione sanitaria seria e non può permettersi di decidere da Ancona o in qualche segreta stanza il destino della nostra salute. LA SALUTE E’ UN DIRITTO CITTADINI NON SUDDITI Comitato a Difesa dei Diritti Comitato per il Ripristino dell’ospedale di Fossombrone Comitato provinciale Pro-Ospedali della provincia di Pesaro e Urbino Coordinamento civico Marche Gruppo spontaneo di Cittadini per la difesa dell’Ospedale di Pergola Pesaro per la Salute www.comitatinretemarche.it
Si è tenuta Sabato 19 Marzo p.v. a Fossombrone una riunione provinciale con i vari comitati che si sono battuti in difesa della Sanità e del Diritto alla salute.
Durante l’incontro, oltre ad emergere la drammatica situazione della Sanità nell’entroterra, è stata riscontrata una unità di intenti nel ribadire con forza che l’attuale disegno che la Regione Marche sta portando avanti con questa cosiddetta “riforma” sanitaria non può stare in piedi, ritenendola inaccettabile su tre dati di fatto inequivocabili:
1 – L’attuale Pianificazione Sanitaria messa in atto è stata fatta senza dati certi sulle patologie e sui bisogni dei territori, tanto è vero che a supporto di tutte le delibere emanate negli ultimi anni tale questione non viene mai menzionata.
2 – La Spesa e i costi della Sanità pubblica sono esplosi negli ultimi 20 anni in maniera vertiginosa, di circa 1 Miliardo di Euro dal 2000 ad oggi, con al contempo una riduzione dei servizi sistematica della sanità pubblica che ha portato ad avere sempre meno presidi ospedalieri, meno pronto soccorso, meno posti letto e neanche l’ombra di un programma sulla prevenzione.
3 – A fronte degli scandali avvenuti nella Sanità negli ultimi due anni nella sola provincia di Pesaro e Urbino, riguardanti sia i Dirigenti che i Medici e il personale amministrativo mostrando di fatto che anche la Sanità sia afflitta dal fenomeno della corruzione, la Regione Marche non ha attutato alcun tipo di politica per affrontare tale fenomeno, che va assolutamente combattuto senza se senza ma.
Se la Regione Marche non è in grado di darci delle risposte su questi temi, neanche con l’aiuto dei ben pagati tecnici e dirigenti sanitari che negli anni hanno fatto il bello e il cattivo tempo, riteniamo che non solo non è possibile effettuare alcuna pianificazione sanitaria ma non si è nemmeno in grado di gestire la spesa del servizio sanitario, senza il cui controllo qualunque tentativo di risolvere i problemi della Sanità viene meno.
A fronte di tale situazione, che pone seri dubbi sulla credibilità e autorevolezza della Regione Marche stessa e di coloro che hanno gestito la sanità pubblica negli ultimi vent’anni, riteniamo opportuno rispedire al mittente qualunque proposta possa provenire da tali signori, e sulla base di questo chiediamo fin da subito alla Regione Marche e al Presidente Ceriscioli quanto segue:
1 – Una moratoria sull’attuazione delle delibere messe in atto fino ad oggi con il ripristino della organizzazione ante D.G.R. 735/2013 presso le strutture di Pergola, Fossombrone, Cagli e Sassocorvaro, al fine di porre rimedio ad una situazione che ha oltrepassato il limite di tollerabilità;
2 – Apertura di un confronto tra Sindaci, Comitati, Associazioni e Comunità locali con la Regione per redigere un nuovo piano sanitario regionale. Tale piano dovrà avere una visione e una prospettiva temporale adeguata (Ad oggi i piani sanitari della Regione Marche sono di due anni in due anni, pur prevedendo misure, compresa la costruzione di nuovi ospedali, che avranno ripercussioni per i prossimi decenni);
3 – Conseguente ritiro e/o abrogazione di tutti gli atti emanati, a partire dalla D.G.R. 62/2012 fino alla D.G.R. 141/2016, in contrasto con il nuovo piano sanitario da redigere.
4 – Ferma opposizione e contrasto al cosiddetto unico ospedale provinciale.
E’ volontà dei Comitati e dei gruppi firmatari trasformare i principi di tale comunicato in un manifesto di rivendicazioni e proposte operative aperto alla sottoscrizione ed all’apporto di tutte le forze disponibili a livello provinciale e regionale, convinti che sui tre dati di fatto inequivocabili suddetti e sulle conseguenti richieste avanzate nessuno possa sentirsi escluso.
Intendiamo infine, proporre le suddette questioni e richieste a tutti i Sindaci della provincia, così da dare il via ad una nuova fase di mobilitazione unitaria di comitati, cittadini e istituzioni contro chi a nostro avviso non ha ne credibilità ne autorevolezza, ma soprattutto dati alla mano non è in grado di effettuare una pianificazione sanitaria seria e non può permettersi di decidere da Ancona o in qualche segreta stanza il destino della nostra salute.
LA SALUTE E’ UN DIRITTO
CITTADINI NON SUDDITI