I SUPERMERCATI SI POSSONO FARE OVUNQUE INVECE IL MULINO ALBANI È UNICO
GLI STUDENTI DEL LICEO SCIENTIFICO G.TORELLI ELABORANO PROPOSTE DI RIQUALIFICAZIONE DELL’EX MULINO ALBANI
Nell’ambito del corso di Disegno e Storia dell’Arte del quinto anno del Liceo Scientifico
gli alunni delle classi 5B e 5F del Polo Scolastico 2 Torelli di Fano, seguiti dall’insegnante Giovanna Mancini, hanno percorso alcune tappe della storia dell’architettura moderna avvicinandosi in particolare alla conoscenza di ciò che attorno agli anni cinquanta del Novecento è stata definita Archeologia Industriale.
Hanno visitato un luogo esemplare di archeologia industriale a Roma, l’ex Centrale Termoelettrica Montemartini. Questo edificio, trasformato recentemente in polo espositivo dei Musei Capitolini, accosta in modo suggestivo oggetti di archeologia classica ai vecchi macchinari produttivi della centrale.
Momento conclusivo di questo percorso è stata la ricostruzione storica delle vicende relative all’ex Mulino Albani di Fano affinchè gli alunni potessero elaborarne delle proposte di riutilizzo secondo il loro punto di vista.
L’ex Mulino Albani è stato fin dal 1920 un mulino molto attivo per la città e per il territorio , utilizzando macine di pietre e, dal 1930, anche mulini elettrici come ha raccontato Maurilio, nato nel 1927, di quando sedicenne con il fratello scendeva da S.Biagio con il carro trainato da mucche per portare il grano in questo mulino per macinarlo per uso domestico.
L’ex Mulino Albani è stato un importante esempio delle prime strutture in cemento armato eseguite con il sistema Hennebique e anche uno dei primi esempi a Fano di architettura razionalista.
Considerando questi elementi, molti alunni hanno pensato di conservare ciò che ancora di questo mulino può raccontare la sua storia e che, come dicono Monica, Federica, Simone e Solidea, può costituire una suggestiva cornice a spazi interni allestiti per un Museo di Arte Contemporanea . Creative installazioni di arte contemporanea, secondo Fabio, potrebbero esprimersi nei caratteristici spazi alti e stretti delle celle costruite nel 1930 che allora conservavano il grano e che oggi potrebbero invece conservare esperienze culturali.
Keivan propone un’estensione del museo nell’ampio spazio esterno disposto a giardino.
Essendo collocato all’ingresso sud della città, Laura, Solidea, Monica edEnea ritengono l’edificio adatto ad un Museo cheracconti la Storia della Città e che accolga quindi il turista in arrivo a Fano. Sofia propone di disporre cronologicamnete dal piano terra ai piani successivi la storia di Fano delle diverse epoche.
Al piano quinto, il più alto, Izer propone un osservatorio sulla città da realizzare aumentando le sue superfici vetrate per migliorare la vista dall’alto.
Fabio ha proposto di dipingere internamente il mulino di diversi colori evidenziando con ogni colore una fase di realizzazione del mulino : 1920, 1930 e 1945.
Diversi alunni hanno pensato di realizzarvi una sede distaccata della Memo con aule per conferenze, aule didattiche e aule per studio in quanto la Memo spesso non ha gli spazi adeguati per soddisfare le esigenze dei numerosi giovani che prediligono questi luoghi per concentrarsi nello studio.
Giada , Matteo D. e Luca come Hasna e Marco L., Laura e Matteo L. alternerebbero spazi di studio a spazi ricreativi, biblioteche e sale espositive a spazi di ristoro per consumare cibi a km 0.
Indrit occuperebbe alcuni degli spazi per i nuovi giochi di grupp “escape.it”.
Collegare la storia di questo vecchio mulino con le tradizioni della città è un’interessante proposta di Giulia che suggerisce un Museo del Carnevale con annesse attività laboratoratoriali rivolte ad alunni e turisti per apprendere questa arte speciale caratteristica per la nostra città.
Marco U., Giulio e Michele intendono crearvi un distaccamento dell’ Università di Urbino, vista la vicinanza delle stazioni dei mezzi di trasporto e le superfici così ampie adatte ad aule universitarie compresa un’aula magna. Inoltre gli studenti pendolari potrebbero risiedere nei numerosi alloggi sfitti della città.
Jacopo propone un Museo sulla Cinematografia.
Diverse le proposte di Antonio che vede la collocazione adatta per un deposito delle vendite tramite internet sul modello di Amazon, sfruttando la vicinanza alla stazione dei treni e alla stazione degli autobus, o quella di Francesco che ci vede un Hotel per lo Sport collegato ad una rete di piste ciclabili, curiosa l’idea di Francesco Elio di creare una Casa d’Asta ed un museo dove chiunque può lasciarci oggetti vecchi che non usa più, una sorta di soffitta collettiva.
Artistica l’idea di Gloria di realizzarci una Scuola di Danza ed una Scuola di Musica anche perché, sintetizzando il pensiero di tutti:
” ….i supermercati si possono fare ovunque invece il Mulino Albani è unico!”