La formazione come strumento per leggere i cambiamenti
L’amministrazione comunale, in collaborazione con l’equipe dell’ufficio
di coordinamento psicopedagogico, ha organizzato un percorso di
formazione di alto livello dedicato a tutto il personale educativo delle
scuole dell’infanzia e dei nidi comunali del Comune di Fano e gestito
dalla società Zero Sei Up. Sabato 26 settembre, presso la Sala Verdi del
Teatro della Fortuna, si è svolta la giornata di presentazione, alla
quale hanno partecipato gli insegnanti di nidi, raccordi e scuole
dell’infanzia del Comune di Fano e le formatrici Laura Borghi, psicologa
e psicoterapeuta, e la pedagogista Laura Malavasi.
Prendersi “cura” dell’infanzia è anche prendersi cura delle educatrici e
delle maestre, avere l’opportunità di una formazione professionale con
corsi e scambi culturali è il modo per crescere insieme, per dare valore
ad un ruolo delicato e incisivo, un ruolo che deve avere gli strumenti
necessari per leggere il tempo che stiamo attraversando.
La formazione rende più facile il raggiungimento di un obiettivo comune,
rende le persone più consapevoli e desiderose di dare spazio e fare
spazio a tutti i soggetti coinvolti nei percorsi educativi.
I momenti di ascolto e di scambio avvenuti nel corso del passato anno
scolastico all’interno del coordinamento educativo, nelle assemblee,
negli intercollettivi e in terza commissione consigliare hanno permesso
di ascoltarci e di raccontarci, di socializzare i punti di forza ed
anche le criticità.
La politica non è rimasta assente da questo percorso, come è successo
molte volte in passato, ma ha saputo cogliere le istanze che venivano da
tutte e tutti coloro che operano nel mondo dell’infanzia, il loro
bisogno di avviare un processo di formazione per ricominciare “a tessere
le fila di una trama che si era sfilacciata”, come ha evidenziato
l’assessore Samuele Mascarin.
I luoghi dell’educare accolgono culture diverse, sono un centro di
confronto e aggregazione, dove si cresce al di fuori delle famiglie e in
collaborazione con queste, dove si mettono in atto percorsi educativi e
di progettualità dell’agire partendo sempre dall’osservazione e
dall’ascolto delle bambine e dei bambini. Ed è proprio la formazione che
permette di avere gli strumenti per potersi muovere nella maniera più
adeguata.
A questo primo incontro ne seguiranno altri a scadenza programmata fino
alla primavera del 2016.
Le educatrici e le maestre si divideranno in gruppi e affronteranno
varie tematiche, poi seguiranno momenti di confronto e condivisione
delle varie esperienze, perché ognuno possa avere l’opportunità di
partire dalle proprie esperienze e dai propri contesti per guardare al
futuro e saper leggere i cambiamenti profondi della nostra città.