LA POLITICA HA FALLITO. NON PUO’ ESSERE UN’APP A DECIDERE. LA PAROLA AI CITTADINI

È paradossale che il Sindaco di Pesaro e vicepresidente dell’assemblea nazionale del PD, ammetta il fallimento della politica territoriale sulla sanità auspicando la soluzione in un’APP.

Paradossale per due ragioni: primo, perché quando una classe politica si rivela inadeguata a svolgere il mandato della comunità, dovrebbe fare autocritica e mettersi in discussione. Secondo, perché un’APP a tutela del diritto della salute dei cittadini, sembra il soggetto di un nuovo film di fantascienza, tanto è incapace di cogliere le reali esigenze di un territorio e di tutelare il diritto alla salute.

 

La politica ha fallito, è vero.

Noi di Possibile l’avevamo detto a gennaio, quando senza alcuna presunzione di avere una ricetta bella e pronta, abbiamo lanciato l’idea del referendum mettendo in campo l’idea di un processo decisionale partecipato.

Bene che a luglio qualcuno ci abbia dato ragione.

 

Ora si faccia il Referendum e si tuteli il diritto di partecipazione dei cittadini.

Non può essere un APP a decidere. La parola ai cittadini.

 

Si faccia il Referendum e si rispettino le idee e i sentimenti di questa città che sul tema dell’Ospedale la sua opinione la vuole dire.

 

Purtroppo, però, quanto accaduto in questi giorni, ci pone qualche dubbio.

 

Perché né il Sindaco né il PD di Minardi hanno a cuore il sentimento dei cittadini, né le risorse?

Se si fosse potuto abbinare il nostro Referendum a quello costituzionale (e non a partire dal 1 gennaio 2017), senza la paura che così si raggiungesse più facilmente il quorum, 60 mila euro potevano essere risparmiati e investiti in servizi ai cittadini. La tesi della confusione di temi tra referendum locale sulla sanità e emendamento alla Costituzione non regge. Soprattutto è l’ennesima mancanza di rispetto dell’intelligenza degli elettori.

 

Di certo, se non fosse intervenuto il Prefetto, che ringraziamo ufficialmente, per la reprimenda nei confronti del Presidente del Consiglio Comunale, al di là delle buone intenzioni del Sindaco (buone sempre solo a parole), staremmo ancora nell’impasse di un mese fa. Tra chi soffre di amnesia, chi fa finta di niente, chi ci boicotta in maniera un po’ più esplicita.

Si calendarizzi al più presto il Referendum sulla sanità, – questo è il nostro appello – e Minardi e compagnia bella non vadano a interferire con la politica.

Vigileremo attentamente affinché i passaggi che permetteranno agli uomini e alle donne di questa città di esprimersi, siano leali e seri. Ci auguriamo che chi ha l’onere di decidere, svolga il suo ruolo super partes in modo trasparente e comprensibile. A partire dal Difensore Civico, ex amministratore del PD, ai Garanti nominati dal Consiglio Comunale di Fano.

 

Marta CostantiniPortavocePossibileFano

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