MENO POTERE ALLE AUTO – CITTA’ PIU’ VIVIBILE

E’ cronaca di questi giorni il malcontento degli automobilisti di fronte alle multe. Cittadini su tutte le furie per aver preso una sanzione; c’è chi ha parcheggiato fuori dagli spazi, chi ha parcheggiato vicino ad un incrocio o davanti ad una rampa e chi non ha rinnovato il parchimetro.
Ed ecco che monta la protesta e così come troppo spesso accade in Italia, chi commette un’infrazione o un reato diventa una povera vittima.
Come associazione FOR.BICI vorremmo ribadire che parcheggiare fuori dagli spazi è un abuso che va punito e il motivo di porre i divieti è troppo spesso dimenticato. Parcheggiare vicino agli incroci limita la visibilità e ciò provoca incidenti. Parcheggiare nelle viuzze strette è vietato perchè è pericoloso, in caso di necessità può impedire il passaggio delle ambulanze; le rampe vanno lasciate libere per permettere il passaggio di passeggini e carrozzelle; le zone a pagamento con disco orario servono per permettere la rotazione dei parcheggi e per incentivare l’uso del parcheggio a più utenti e non ai furbi che arrivano per primi e pretendono la piazzola per tutta la giornata…
Sulla viabilità circolano convinzioni superficiali e quindi sbagliate; per esempio spesso si dice che a Fano mancano i parcheggi. Non è assolutamente vero. Nel corso degli anni, in particolare nelle adiacenze e all’interno del Centro storico, ne sono stati realizzati a centinaia: ex caserma Paolini, viale XII settembre, ex foro boario, rocca malatestiana, via Montevecchio, ecc. C’è poi il Vanvitelli, nato proprio per soddisfare le esigenze del Centro storico, a rischio di chiusura perché poco e male utilizzato. Molti altri parcheggi poi sono “inventati” dalla fantasia di chi occupa spazi vietati e tutto questo non ha migliorato  né la viabilità né la sicurezza.
A mancare veramente sono invece gli spazi protetti per pedoni e ciclisti, questi ultimi un paio di anni fa addirittura oggetto di una vera e propria campagna di “rieducazione” perché considerati utenti della strada pericolosi e forse anche un po’ abusivi; sarebbe quindi ora di cominciare a realizzare marciapiedi e piste ciclabili.
Per questo va salutata con favore  la maggiore severità appena avviata nel colpire i parcheggi vietati, sperando che non si tratti di un “fuoco di paglia” e va dato pieno sostegno al Corpo dei Vigili urbani impegnato in una operazione difficile che è certamente apprezzata da molti e invece mal sopportata da chi preferirebbe continuare a fare i propri comodi in nome di un malinteso concetto di tolleranza.

Ponte Storto[1]

 

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