Mondolfo: fermare le nuove antenne in via Allende.

E’ inaccettabile il moltiplicarsi di antenne per la telefonia senza che l’amministrazione si doti di un piano antenne a tutela della salute pubblica!

Questa la dura denuncia dei consiglieri comunali Diotallevi e Papolini.

Da anni ci battiamo attraverso interrogazioni e ordini del giorno per l’approvazione del Piano Antenne, strumento col quale il Comune avrebbe l’opportunità di salvaguardare la salute dei cittadini dalla proliferazione selvaggia di stazioni radio base, inibendone l’istallazione nelle zone più a rischio. Il sindaco Cavallo e la sua maggioranza fanno ogni volta orecchi da mercante!

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è il procedimento, in corso, con cui viene richiesto il potenziamento delle antenne esistenti e l’istallazione di nuove antenne in via Allende. Nella documentazione che abbiamo visionato non è stato minimamente considerato che a pochi metri è presente l’unica centrale Enel, nel nostro Comune, da cui si dipartono linee ad alta tensione.

Quindi la zona è già sottoposta, più delle altre del nostro territorio, agli effetti del campo magnetico.Perché, quindi, aggravare questa condizione? Con quale criterio sarebbe stato scelto quel sito?

Già 14 anni fa la Provincia fece presente al Comune il problema irrisolto della centrale Enel, tanto che il nostro PRG prevede l’installazione di tali impianti solo nelle zone agricole. E il Comune come ha risolto il problema? Semplice…come per magia misteriosamente è scomparsa la rappresentazione della centrale Enel dalle tavole del PRG! Non ci capacitiamo di come si possa andare avanti in questo modo: anziché risolvere i problemi, li si cancellano dalle carte?

Abbiamo inviato una nota ad Arpam, Comune ed Asur, perché vengano inibiti sia il potenziamento che la nuova installazione, dal momento che gli studi forniti da Telecom e Vodafone, che hanno presentato l’istanza, non menzionano affatto la presenza della centrale Enel e non hanno fornito le misure dirette del campo magnetico esistente.

La zona in questione, su invito della Provincia, avrebbe dovuto essere riqualificata in zona prevalentemente residenziale. Il Comune ha recepito solo a parole questo suggerimento. Al lato pratico, invece, sembra intenzionato a renderla un’area da cui fuggire a gambe levate!

Ci aspettiamo che gli Enti chiamati in causa agiscano con serietà. E attendiamo che il sindaco Cavallo tuteli la popolazione residente dagli effetti cumulo dell’inquinamento in modo adeguato, diversamente da quanto fatto finora.

Di certo, innanzi a quello che sta accadendo, non staremo a guardare.

antenne centocroci

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