Ordine del giorno: Trivellazioni in Adriatico
Stop all’inizio delle trivellazioni in Adriatico e nei territori. Carla
Luzi, Mattia De Benedettis, Laura Serra, Barbara Brunori e Alberto
Bacchiocchi hanno protocollato un Ordine del Giorno con il quale si
chiede al Sindaco e alla Giunta di sostenere con ogni mezzo e in ogni
sede tutte le azioni volte a fermare questa pratica dannosa per
l’ambiente e per il turismo, una delle principali attività economiche
della nostra Regione. A breve la Consulta si dovrà esprimere
sull’ammissibilità dei 6 referendum che 10 Consigli Regionali, fra cui
quello delle Marche, hanno depositato in Cassazione con l’obiettivo di
cambiare la legge che permette queste pratiche.
Premesso che:
-Con il decreto “Sblocca Italia” convertito con Legge 12/09/2014 n.164
le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi
rivestono carattere di interesse strategico nazionale e sono autorizzati
anche nel mare Adriatico;
-L’attività estrattiva del petrolio, in mare o nel terreno,
comprometterebbe in modo irreversibile, l’ecosistema marino e terrestre;
-Il turismo marino è una delle principali fonti di reddito diretto ed
indiretto dei cittadini della Regione Marche, con innumerevoli presenze
ogni anno di turisti italiani e stranieri;
Constatato che:
-“La Regione Marche è contraria alle trivellazioni nel Mare Adriatico”,
come dichiarato dal governatore Ceriscioli sulla stampa (Resto del
Carlino 22 Agosto 2015);
-“L’Assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti dei Consigli
regionali, con la guida del neo coordinatore Franco Iacop, Presidente
del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, ha approvato
all’unanimità , su proposta del Presidente del Consiglio regionale della
Basilicata, Piero Lacorazza, la predisposione di tre quesiti in merito
al fine di porre a referendum abrogativo alcune norme del cd. decreto
Sblocca Italia e cd. decreto Sviluppo presentato dal Governo. In
particolare i quesiti riguardano alcune parti dell’art. 35 del d.l.
83/2012, solo per le nuove concessioni, e l’art. 38 del d.l. 133/2014.”
(dal sito della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative
delle regioni e delle provincie autonome);
-L’Assemblea legislativa della Regione Marche ha approvato con larga
maggioranza le proposte di deliberazione per i referendum abrogativi
delle parti in cui i decreti Sblocca Italia e Sviluppo consentono
attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi (seduta del 22
settembre 2015);
-Il 30 settembre 2015 dieci regioni (Basilicata, Marche, Puglia,
Sardegna, Abruzzo, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise) hanno
depositando in Cassazione sei quesiti referendari contro le
trivellazioni entro le 12 miglia dalla costa e sul territorio;
-Le più importanti associazioni di categoria locali hanno espresso la
più totale contrarietà alle ipotesi di trivellare nel mare Adriatico
alla ricerca di idrocarburi;
-Fra le varie tecniche per la ricerca degli idrocarburi è permessa anche
la tecnica dell’air-gun, notevolmente dannosa per i fondali, per la
flora e la fauna marina;
Impegna il Sindaco e la Giunta:
-Di esprimere ferma contrarietà a qualsiasi operazione di ricerca ed
estrazione di idrocarburi nel mare Adriatico;
-Di intraprendere tutte le azioni consentite per fermare l’inizio delle
attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi nel mar
Adriatico;
-Di coinvolgere tutti i sindaci della Regione Marche nelle suddette
azioni;
-Di trasmettere la seguente deliberazione al Parlamento italiano e
all’Assemblea legislativa della Regione Marche;
Fano, 13 ottobre 2015
Carla Luzi – Sinistra Unita Fano
Mattia De Benedettis – Lista civica Noi Giovani
Laura Serra – Lista civica Noi Città
Alberto Bacchiocchi – Partito Democratico
Barbara Brunori – Lista civica Noi Città