Ragazzi autistici sequestrati e picchiati:sindaco’sconvolto’
Casa Alice accreditata Regione, ‘mai nessuna lamentela famiglie’
GROTTAMMARE (ASCOLI PICENO), 15 LUG – ”Siamo sconvolti dalle immagini del video diffuso dai carabinieri su quanto accadeva alla Casa di Alice. Attendiamo gli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Fermo, poi valuteremo se costituirci parte civile, e come noi gli altri Comuni della rete”. Questo il primo commento del sindaco di Grottammare Enrico Piergallini dopo l’arresto per maltrattamenti e sequestro di persona di cinque degli otto educatori della ‘Casa di Alice’, il centro diurno che ospita 12 bambini e ragazzi affetti da autismo.
Il centro è ubicato in un appartamento di 272 metri quadrati, vicino al mare. ”Si tratta di una struttura in rete – spiega il sindaco – che, oltre al nostro Comune, capofila, coinvolge anche quelli di Monsampolo del Tronto, Cupramarittima, Monteprandone, San Benedetto del Tronto, Castel di Lama e Spinetoli, tutti in provincia di Ascoli Piceno”. ”Come capofila, Grottammare ha preso in affitto l’appartamento che gli altri Comuni della rete contribuiscono a pagare; la gestione è appaltata da circa sette anni ad una cooperativa”. La Casa di Alice è regolarmente accreditata e in possesso di tutte le autorizzazioni. ”E’ coinvolto l’Ambito territoriale 21, che gestisce i servizi sociali dei Comuni, e il centro gode dei contributi della Regione Marche. E’ seguito dall’Asur per quanto riguarda l’aspetto sanitario. Dal punto di vista amministrativo, dunque, è tutto in regola”.
La notizia che la ‘Casa’ sarebbe in realtà una sorta di lager, ha lasciato i sindaci senza fiato: ”ci ha colti di sorpresa – insiste Piergallini -. Non avevamo avuto segnalazioni di comportamenti non corretti da parte degli operatori del centro. Nell’ultima riunione, svoltasi il 24 maggio scorso, presenti tutti i soggetti interessati, era emersa solo la necessità di ritinteggiare alcune stanze, e di impegnare gli ospiti con ulteriori attività sportive, o di reperire altri spazi. Ma niente di così grave come si evince invece dalle prime notizie sull’inchiesta”.
Anche le risposte ai questionari che, attraverso la cooperativa di gestione, ”sottoponiamo regolarmente alle famiglie degli ospiti della Casa di Alice erano confortanti.
Solo piccole lamentele sull’immobile, niente altro”.