Sì all’inclusione e al confronto sociale! No alla demagogia

La replica di Antonio Baldelli, (nella curiosa veste di difensore d’ufficio del Sindaco di Pergola) , cerca nuovamente di confondere le carte riguardo alla questione degli immigrati accolti nella struttura di Pergola.

La Cisl di Fano torna a chiedere al Sindaco di convocare le associazioni, in primis quelle di volontariato, per la sottoscrizione di un Protocollo per l’inclusione sociale di queste persone – e non per la creazione di disoccupati – come già fatto nei comuni di Pesaro, Fano, Monteporzio Saltara, Cagli, Fossombrone, Macerata Feltria, Peglio, Montelabbate. Ovviamente tutto sotto la supervisione e il coordinamento della Prefettura.

La Cisl di Fano ritiene questo l’unico percorso che evita di creare tensioni sociali nelle comunità dove sono presenti questi ragazzi e permette di lavorare in sinergia con coloro che gestiscono queste strutture di prima accoglienza al fine di evitare malfunzionamenti e cattive gestioni come successo a Roma ed in altre parti d’Italia..

In questo processo di integrazione e di inclusione sociale a nostro avviso è fondamentale il ruolo istituzionale del Sindaco che nel rispetto delle leggi deve favorire l’integrazione e l’inclusione sociale. Perché inclusione sociale e sviluppo economico dei territori non solo possono ma debbono stare assieme.

 

Per il resto strano constatare come Antonio Baldelli, che in tema di demagogia mostra da tempo un talento naturale, da ex consigliere provinciale si dimentichi che la Cisl, insieme ad altri sindacati, ha sempre lottato per evitare il taglio dei trasferimenti agli enti locali e continuamente chiede di non adottare tagli lineari ma di ridurre gli sprechi, ottimizzando le sinergie territoriali e l’associazionismo comunale, strumento che il Comune di Pergola non sembra però apprezzare molto. Esemplare è la non adesione al Progetto delle Aree Interne

Rimaniamo invece profondamente indignati per il tentativo di agganciare la questione degli immigrati con la questioni degli stipendi dei sindacalisti nazionali.

Questo collegamento ha la stessa, nulla, pertinenza di quello che avrebbe ritenere responsabile Baldelli delle disavventure giudiziarie, di esponenti nazionali del suo partito.

Per ciò che ci riguarda siamo comunque pronti a confrontare la dichiarazione dei redditi dei dirigenti della Cisl Marche con quella del nostro censore.

Dal quale non accettiamo lezioni, tenuto conto che negli ultimi anni si è fatto promoter di aziende (esempio King e Italfiter) di cui subito dopo la grancassa della campagna elettorale, abbiamo dovuto tutelare i lavoratori, per la disinvolta gestione che le ha caratterizzate.

Orgogliosi di tutelare lavoratori e pensionati e difendere il lavoro speriamo di poter recuperare presto anche con il sindaco di Pergola una sede di confronto per affrontare, con spirito costruttivo, i problemi delle nostre comunità.

giovannigiovanellicisl

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