Turismo ‘en plein air’: una risorsa da valorizzare – Intervento di Tiziano Pettinelli, direttore Confesercenti Fano

Ancora una volta, durante questo fine settimana, a seguito del grande afflusso di persone e mezzi lungo tutta la Riviera di Fano, da Fosso Sejore a Marotta, e data l’assenza di adeguati parcheggi ed aree di sosta, si evidenzia la necessità di dare una soluzione alla valanga di auto parcheggiate in lungo e in largo ed ai molti camperisti che, sempre più frequentemente, arrivano nel nostro litorale occupando spazi e parcheggi in modo del tutto improprio ed abusivo.
Proprio per quanto riguarda il turismo ‘en plein air’, che negli anni 80 era agli albori, l’APT di Fano diede le prime risposte individuando due aree dove era possibile fermarsi, parcheggiare massimo per 1 o 2 notti ed assolvere alle necessità tecniche dei mezzi. I camper poi ripartivano per altri luoghi ed altre mete, come è nello spirito di questa attività all’aria aperta che dovrebbe essere itinerante.
Da allora sono nate, in modo più o meno programmato, altre aree di sosta, che risultano però del tutto insufficienti dal momento che troppo spesso si vedono questi mezzi sistemarsi nei parcheggi destinati alle auto o in luoghi assolutamente inappropriati. Spesso accade che non si fermano per 1 o 2 notti (come dovrebbe essere), ma per più giorni.
Ciò non è né ammesso né accettabile! Sia l’Amministrazione Comunale di Fano, sia quella di Mondolfo, entrambe interessate al fenomeno e che intendono valorizzare qualsiasi tipo di turismo su tutto il territorio, dovrebbero prevedere delle aree dove far parcheggiare legalmente i molti camperisti dediti al ‘plein air’.
Non sono necessari interventi pubblici onerosi per la collettività, ma soltanto previsioni urbanistiche che consentano ai privati di destinare, e magari gestire, alcune aree di verde attrezzato affiancandoci anche dei parcheggi attrezzati per ospitare i turisti del ‘plein air’ e le auto dei vacanzieri giornalieri. Da Fosso Sejore a Marotta, a ridosso della ferrovia e della statale ed attorno alla città di Fano, ci sono molte aree adatte a questo scopo.
Ciò consentirebbe di creare delle mini attività economiche, sistemare diverse aree inutilizzate e spesso in degrado, regolarizzare un flusso attualmente illegittimo e caotico e, allo stesso tempo, eliminare la conflittualità con altre attività similari che operano nella legalità.

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